PROGRAMMA MATTUTINO DI ALLENAMENTO CASALINGO
Come sopravvivere alla particolare settimana di esilio
Ore 7.00, sveglia
Ma stiamo scherzando?
Ore 7.01
“Posticipa sveglia”
Ore 9, risveglio muscolare
È fondamentale, prima di qualsiasi attività fisica, eseguire un’adeguata fase di riscaldamento. Stiracchiarsi maledicendo il vicino che, puntualmente, dalle 8 del mattino decide di tagliare la porzione di giardino ubicata esattamente sotto alla finestra della camera da letto. Il rumore del tosaerba sveglierà sicuramente te, ma non i tre gatti che dormono beati attorno alla sagoma del tuo corpo, impedendoti ogni
qualsivoglia forma di movimento. Gli esercizi di contorsionismo effettuati per uscirne sono un ottimo metodo per concludere la parte di preparazione.
Ore 9.30, colazione
Non so chi abbia avuto la brillante idea di far chiudere la moka del caffè a papà ieri sera, ma la cosa è tremendamente funzionale. Un consiglio: fategliela avvitare comunicandogli che avete per sbaglio rigato la
portiera della macchina nuova. Risultati assicurati.
Ore 10.00, parte centrale
Ricevi una chiamata: è la nonna, chiede se puoi accompagnarla a fare la spesa. Nonostante sia una delle attività che in qualche modo riesci sempre ad evitare con un invidiabile repertorio di scuse, per una volta decidi incredibilmente di dire di sì, per adempiere ai doveri di nipote che ti spettano. All’Esselunga ovviamente ti capita il classico carrello con sole tre ruote funzionanti, che ti permette però di fare un grandissimo lavoro isometrico di braccia per mantenerlo sulla retta via e non tirarlo sulle caviglie delle altre millecinquecento persone presenti nel supermercato. Ad un tratto la nonna ha un’illuminazione e, con lo stesso sguardo di chi sta per comunicarti la segretissima ricetta della Coca-Cola, si avvicina e ti sussurra una parola all’orecchio. Compresa la riservatezza di tutta la faccenda, decidi di abbandonare nonna e carrello in un angolo e di iniziare la fase metabolica dell’allenamento. Con uno scatto degno di Usain Bolt arrivi al reparto detersivi e disinfettanti un secondo
prima della flotta di signore con il tuo stesso obiettivo ed esegui un tagliafuori da manuale per accaparrarti l’ultima confezione di Amuchina presente sugli scaffali. Gongolante, torni dalla nonna e vi avviate alle casse.
Ore 11.00, leg time
Il dimenticarsi di andare in bagno prima di uscire di casa non è stata una mossa grandiosa ma, fortunatamente, ti trovi davanti ad una toilette pubblica. È importante ricordarsi di eseguire lo squat mantenendo una corretta postura della schiena per tutta la durata dell’esercizio.
Ore 11.30, navette
La nonna abita al terzo piano, giustamente senza ascensore, ma purtroppo te ne ricordi solo sotto casa sua, con novantacinque euro di spesa nel bagagliaio da scaricare. È sostanzialmente la parte più importante e critica dell’allenamento, quella in cui non bisogna mollare di testa. Due ripetizioni, pausa di un minuto ed altre due ripetizioni. Baule vuoto, nonna contenta, mancia meritata.
Ore 12.00, equilibrio
Decidi di tornare a casa con i mezzi, per fare due passi e sciogliere i distretti muscolari interessati. Ti rendi conto di essere una delle pochissime persone che ancora si fidano a prendere la metropolitana, e di colpo ritorni in età di prima elementare: via le mani dai sostegni, il gioco consiste nel rimanere in piedi senza cadere per tutto il tragitto. Si rivela un ottimo esercizio di core stability.
(Frequenza: eseguire il programma almeno due/tre volte a settimana.
La nonna ne sarà decisamente entusiasta.)
Susanna Toffali