Nuova puntata di Orange Passport, Susanna Toffali la protagonista del nono episodio.
Orange Passport: Susanna Toffali. Guardia, un misto tra Speedy Gonzales e Beep Beep, il terrore degli autovelox. Nickname: Susy.
Lungo stop di gioco/palestra: cosa ti manca di più.
“Mi manca tutto ciò che non pensavo mi sarebbe mancato.
L’impossibilità di attraversare via Cambini senza il rischio di finire sotto ad un bus, la spasmodica ricerca di uno spogliatoio libero con la chiave con annesse proteste da parte del custode, il bigliettino “fuori servizio” sulla macchinetta del caffè, l’ansia del martedì, quando non sai minimamente che lavoro fisico aspettarti, il parquet adatto al pattinaggio su scarpe, gli spifferi di gelo polare provenienti dalle porte d’emergenza, la dissetante acqua tiepida dei bagni, lo sbalzo termico da un piano all’altro, l’inno prima delle partite, e, in particolar modo, il conteggio di centouno e trentuno (chi dimentica è complice)”.
Come è cambiata fuori dal parquet la TUA vita durante questo periodo. Credi che tutto questo potrà cambiare migliorandolo il nostro general modo di vivere?
“Mi manca tantissimo la mia vita frenetica. Ero abituata a passare almeno tre ore al giorno sui treni e a trascorrere gran parte del mio tempo in giro per Milano, tra università ed allenamenti, mentre ora mi divido tra soggiorno e camera da letto, scendendo in strada di tanto in tanto a portare a passeggio il sacchetto dell’immondizia. Credo che tutto questo ci porterà sicuramente a riflettere su quali siano le priorità e gli obiettivi nella vita di ognuno di noi, troppo spesso offuscati dalla fretta e dall’abitudinarietà”.
Un avvenimento, una persona, una passione che hai scoperto o riscoperto.
“Ho riscoperto la bellezza e la semplicità nel fare le cose prendendomi tutto il tempo necessario, che sia prendere un caffè seduta sul balcone o fare una lunga passeggiata a 200 metri da casa”.
Il tuo rapporto con la musica: cosa ascolti, il tuo cantante/gruppo preferito, quali emozioni ti regala, una frase di una canzone che ti colpisce.
“Ascolto tantissima musica, mi piace variare il genere a seconda del mio umore e cercare di avere sempre la canzone adatta al giusto momento. Il mio gruppo preferito al momento sono i Coma_Cose, un originale duo del panorama indie italiano, che apprezzo molto per i riflessivi giochi di parole che caratterizzano i loro testi. Una frase che tanto mi colpisce è: “E arrivati a questo punto del tragitto, se potessi cancellare una cosa sarebbe il soffitto”.
Susanna e la lettura, rapporto bello e profondo o lettrice occasionale. Letture ed autori che ami di più. Un libro da suggerire e perché. Non leggi? Allora un film che ti ha colpito e perché. O entrambi se ti va.
“I libri sono sempre stati parte integrante delle mie giornate e fedeli compagni dei miei viaggi in treno (soprattutto sono un’ottima scusa per ascoltare indisturbati le conversazioni degli altri passeggeri senza dare troppo nell’occhio). I miei autori preferiti del passato sono Roal Dahl e Domenica Luciani, mentre ora primeggia senza dubbio Niccolò Ammaniti: i suoi racconti paradossali e al limite dell’inverosimile non sono catalogabili in un classico “genere di lettura”, ed è proprio questo che lo rende così atipico”. Un libro da consigliare? Sicuramente “Shantaram”, un mattone (1177 pagine, non scherzo) scritto da Gregory David Roberts, che racconta più o meno autobiograficamente la storia di un latitante australiano nell’India degli anni ‘80. Una storia che mette tanta, forse troppa carne al fuoco, ma che porta inevitabilmente a riflettere sul concetto di libertà da un inusuale punto di vista”.
Il tuo punto di riferimento al di fuori della famiglia. Un uomo o una donna del presente o del passato che per te è fonte di ispirazione o di ammirazione.
“Restando in ambito cestistico: Russell Westbrook. Cestista americano esuberante e personaggio eccentrico, viene spesso criticato per il suo gioco a prima vista egoistico e troppo incentrato sull’atletismo. Il suo voler dimostrare l’esatto opposto (più o meno riuscendoci) è la caratteristica che lo rende il mio giocatore preferito. #0 non per nulla”.
“Una grande donna della storia che ti sarebbe piaciuta conoscere e perché.
“Liliana Segre. Una donna della storia recente, attivista e politica italiana, nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Matterella, “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”. Superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana, nonostante le minacce è sempre riuscita nel difficile compito di raccontare l’orrore senza seminare odio”.
Social, FB o IG? Quanto ami i social e chi sono, amici a parte, i tuoi followed preferiti.
“Da brava ed efficiente zabetta, ho entrambi. Facebook lo uso prettamente per informarmi sui risultati sportivi e per far finta di ricordarmi dei compleanni di tutti i miei amici (perché si sa, chi sostiene di ricordarseli davvero tutti, mente). Potrei elencare mille futili motivi per cui preferisco Instagram, ma la realtà è una sola: mi permette di farmi i cavoli degli altri con una facilità incredibile. I miei followed preferiti sono: Il Baffogram, fumettista e illustratore e Luca Vezil, per la sua spiccata simpatia (vero Giullu?)”.
Il tuo stato d’animo del momento in un tweet.
“#restatebene e #andràtuttoacasa”.
Una frase o un motto che ti rappresenta.
“Guardate sempre il lato positivo. E se non c’è lato positivo? Guardate da un’altra parte.”