Orange Passport arriva all’undicesimo appuntamento, oggi spazio ad un’altra “penna” speciale come Giulia Pagani.
Orange Passport: Giulia Pagani, guardia. Difesa, abnegazione, coraggio ed una tripla vitale quando serve le doti della giovane samurai del Sanga.
Nickname: Paganotto.
Lungo stop dal gioco/palestra: cosa ti manca di più.
“Mi manca vivere la pallacanestro nella mia quotidianità, entrare in palestra e trovare le mie compagne con cui lavorare duro per raggiungere i nostri obiettivi, ma allo stesso tempo ridere e scherzare in spogliatoio. E poi mi manca quell’entusiasmo e quella carica che trasmette il pallone quando entra nella retina, la felicità dopo una vittoria e l’adrenalina che solo la palla a spicchi mi sa dare. Mi manca vedere il Cambini pieno di tifosi e bambini pronti a sostenerci ed incoraggiarci, il clima unico che si respira in palestra prima di una partita”.
Come è cambiata fuori dal parquet la TUA vita durante questo periodo. Credi che tutto questo potrà cambiare, migliorandolo, il nostro modo di vivere?.
“La mia vita in questo periodo è cambiata radicalmente. Prima ero sempre in giro, perché tra allenamenti, università ed amici non avevo molto tempo da passare in casa. Ora invece si è fermato tutto e sono costretta a rallentare, a rimodulare la mia giornata. Credo che questo periodo ci possa aiutare a conoscerci meglio, a prendere contatto con quelle parti di noi che solitamente mettiamo in secondo piano, presi dalla fretta e dalle mille cose da fare”.
Un avvenimento, una persona, una passione che hai scoperto o riscoperto.
“Durante questo stop forzato ho modo di trascorrere tanto tempo con mia sorella Irene, che in questo periodo vedevo molto meno essendomi trasferita a Milano. Abbiamo testato vari giochi da tavolo ed attività creative, e per fortuna abbiamo il canestro in giardino per sfidarci e svagarci un po’”.
Il tuo rapporto con la musica: cosa ascolti, il tuo cantante/gruppo preferito, quali emozioni ti regala. Una frase di una canzone che ti ha sempre colpito.
“La musica è mia compagna di viaggio negli spostamenti ed in particolare durante i tragitti per le partite. Mi piace ascoltare Fabrizio De André, ma anche cantanti un po’ più “leggeri” come Laura Pausini o Jovanotti. Di quest’ultimo mi piace la frase “sono un ragazzo fortunato, perché mi hanno regalato un sogno” (tratta da “ragazzo fortunato). Credo che in questo mondo chi ha un sogno da coltivare e proteggere sia davvero una persona fortunata. Mentre studio o scrivo ascolto invece Ludovico Einaudi, perché la sua musica mi aiuta a trovare concentrazione”.
Giulia e la lettura, rapporto bello e profondo o lettrice occasionale. Letture ed autori che ami di più. Un libro da suggerire e perchè. Non leggi? Allora un film che ti ha colpito e perché. O entrambi se ti va.
“Mi piace molto leggere, e in questo periodo ho modo di coltivare questa mia passione.
I miei libri preferiti sono “Non dirmi che hai paura” di Catozzella e “Manuale del guerriero della luce” di Coelho, che credo abbiano più di uno spunto di riflessione importante. Una lettura che consiglierei invece è “Il problema Spinoza” di Irvin Yalom, un libro che mi fu assegnato dal mio professore di filosofia al liceo e che credo sia davvero super. In quest’ultimo periodo ho iniziato una maratona dei film di Harry Potter, per la grande gioia della mia amica Lisa Stilo che così non dovrà più sgridarmi perché non li ho visti!”.
Il tuo punto di riferimento al di fuori della famiglia. Un uomo o una donna del presente o del passato che è per te fonte di ispirazione e di ammirazione.
“Io ho sempre avuto una sorta di culto per la figura di Michael Jordan. Da piccolina leggevo in continuazione la sua biografia che i miei genitori mi avevano regalato, e poi avevo tutta la parete tappezzata di suoi poster e citazioni. Credo che un personaggio di questo calibro abbia più che uno spunto di riflessione da offrici, non tanto per gli indubbi risultati sportivi, ma per la capacità di dominio mentale che aveva del gioco”.
Una grande donna della storia che ti sarebbe piaciuta conoscere e perchè.
“Mi sarebbe piaciuto conoscere Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926 e ad oggi unica donna italiana ad aver ricevuto questo riconoscimento”.
Social FB O IG? Quanto ami i social e chi sono, amici a parte, i tuoi followed preferiti.
“Ho un account sia su Facebook che su Instagram, ma preferisco di gran lunga il secondo a livello di comodità. Non ho un followed preferito, ma seguo tanto la pagina spiritosa di basket “LaGiornataTipo”, i loro post sono sempre molto divertenti”.
Il tuo stato d’animo del momento in un tweet.
“Il mio tweet in questo momento sarebbe #insiemecelafaremo, e torneremo presto a fare ciò che amiamo”.
Una frase o un motto che ti rappresenta.
“Il miglior guerriero non è colui che trionfa sempre, ma colui che torna senza paura a combattere”