Un Sanga durissimo a morire esce definitivamente dalla corsa-playoff, ma con l’onore delle armi. Nell’immenso PalaTrieste c’erano le premesse per una partita a senso unico: le giovani avversarie, 10 giocatrici 10 con quaranta minuti d’intensità nelle gambe fresche, venivano da un +17 in casa del Geas, e per l’occasione facevano esordire il rinforzo Gombac, arrivato dall’A1 di Chieti. Motivazioni a mille, inoltre, per le padrone di casa che volevano i 2 punti del definitivo accesso ai playoff, mentre Il Ponte sapeva di essere già virtualmente fuori.
MAI DOME – Invece Milano ha sfoderato una prova di carattere, di accortezza tattica e di efficacia difensiva (peccato solo per le percentuali che non hanno premiato lo sforzo), cancellando il ricordo del -37 dell’andata: Trieste ha dovuto soffrire per guadagnare una serie di mini break mai definitivi, e poi per evitare un clamoroso “ribaltone” nel finale, quando dal -12 d’inizio ultimo quarto le nero-arancio sono risalite a -5 con due liberi per Calastri. Il pivot da Varedo ha fatto 1/2 per il 55-51 al 38’, poi il punteggio è rimasto inchiodato per qualche azione, finché una tripla di Policastro ha fatto respirare Trieste. Il Ponte si piega, ma non si spezza. Milano non ha mai mollato sino alla fine, uscendo tra gli applausi del pubblico triestino e dei ragazzi della Gradinata Agitata presenti anche a Trieste.
CALLIGARIS TRIESTINA – IL PONTE MILANO 58-51 (12-11, 27-21, 44-34)
TRIESTE: Rosellini 4, Zecchin 4, Trimboli S. 7, Vida 15, Miccoli M. 8, Policastro 8, Bianco 3, Cerigioni, Miccoli C. 3, Gombac 6. All. Nevio Giuliani.
IL PONTE CASA D’ASTE MILANO: Falcone, Stabile 8, Taverna ne, Perini 2, Colli 2, Lepri 7, Frantini 17, Cismasiu 2, Calastri 13, Smaldone 2. All. Franz Pinotti.
L’ANALISI DI COACH PINOTTI
“Siamo andati vicini a vincerla: peccato per un paio di possessi non sfruttati sul -4, perché se fossimo andati a -2 chissà… Sarebbe stata un’impresa ancora più grossa di quella di Muggia, considerando il valore dell’avversaria. Ma sono soddisfatto: abbiamo interpretato la partita nell’unico modo possibile per noi contro una squadra giovane e atletica, cioè abbassando i ritmi e blindandoci a difesa schierata. Bene la uomo, tenuta per la maggior parte del tempo, poi anche la zona 3-2 con Calastri e Cismasiu sotto canestro e Lepri in punta. Più recuperi che perse per noi: rispetto all’andata, in cui Trieste aveva fatto un contropiede dopo l’altro, la differenza è stata radicale. Non ci hanno sorretto le percentuali, specie nel 1°tempo. Domenica 6 aprile faremo entrata gratuita al Pala Giordani, e mi piacerebbe vedere gli spalti pieni dei nostri settori giovanili; femminile e maschile, ma anche il minibasket. Vorremmo chiudere con una grande partita davanti al nostro pubblico che ci ha sempre sostenuto numeroso dall’inizio dell’anno.”