Basket “vero” oggi in scena a Tana delle Tigri. Mai tanto agonismo si era infatti visto nelle precedenti partite dei nostri tigrotti né in casa, né in trasferta. Per fronteggiare il Ciesse Basket, secondo in classifica e sconfitto solo dall’Agrate, i Tigers si presentano al via con due felini adulti classe 2001 (super carrozzati con artigli in materiale sconosciuto di origine extraterrestre) e un 2002 nuovo di zecca schierati in quintetto con il Flagello e il Templare. Dopo 2 millesimi di secondo dal fischio di inizio chiunque dei presenti ha capito di assistere ad un gioco diverso: ritmo al cubo, pressing a tutto campo, tagli senza sutura, dai e vai senza moviola, rimbalzi “fisici” e contropiedi a nastro. Il più bel gioco del mondo ha insomma dato da subito mostra di sé sul serio e finalmente anche Naismith, nel suo sacello sotterraneo, ha tirato un sospiro di sollievo non dovendo assumere il consueto Malox di fine settimana. Che bella partita!
Il tutto si svolge in un sostanziale equilibrio. Il Ciesse è una squadra davvero tosta ed esprime un bel gioco fatto di velocità e contropiede. I Tigers ribattono con le Tigri adulte infuriate e i cuccioli impegnati a dar loro manforte. Impossibile sintetizzare le prodezze su entrambi i fronti. Anche sugli spalti si è giocata una discreta partita con i Tigers Fan impegnati a ribattere agli incitamenti di un jndemoniato tifoso avversario con ugole da soprano. Una menzione speciale tra i piccoli per Luke Skywalkwer che con due canestri e un tiro libero nei momenti cruciali della partita ha lasciato un graffio di classe oltre a guadagnarsi per il suo imminente compleanno una Gift Card illimitata da spendere da Game Stop dopo Natale (oltre al compiacimento di papà). Vincono i Tigers di una incollatura. Grazie 10000 alle Tigri adulte targate 42 e 35 e alla new entry numero 6. Senza di loro sarebbe stato come a Waterloo. Ma tanto onore al Ciesse, davvero squadra di un’altra categoria. Ai cuccioli striati rimarrà un bel ricordo e l’insegnamento che il basket é agonismo, fisicità e tecnica: non un maledetto videogioco. Alla prossima.
P.S 1: al tifoso avversario dopo la partita hanno fatto un esorcismo.
P.S. 2: all’insegna del “Non molliamo mai” piccolo cameo del Profeta Gioele, che su una palla vagante si avvinghia sulla stessa al punto che l’ avversario lo solleva in blocco cercando di lanciarlo in contropiede. Un mito!