Non migliorano le condizioni degli atleti rispetto alla partita contro Pall. Milano e ci presentiamo nuovamente in numero non idoneo a sostenere la sfida.
Sabato 24 giochiamo sul campo di Varedo e dominiamo la gara per i primi 2 quarti andando all’intervallo lungo sul 39-19. Il rientro in campo però è tutto in salita, finiscono le rotazioni e quando Pisconti è costretto ad uscire per quarto fallo (più che dubbio) con conseguente fallo tecnico la luce si spegne e calano le tenebre. La squadra di casa si schiera a zona 3-2 e fatichiamo ad attaccare con lucidità dilapidando in 15 minuti tutto il vantaggio. Con l’infortunio di Tursi e le altre uscite anzitempo per 5 falli di Cacciandra, Greco e Voto terminiamo la partita con soli 4 giocatori in campo (tra cui Tursi) e le speranze si spengono. Risultato finale 57-51.
Tabellini: Voto 13, Tursi 7, Stanga 7, Greco 6, Cacciandra 2, Pisconti 15, Manuel 1, Sarhan. All. Rossi.
Sabato 31 altra trasferta sul campo di Leone XIII, squadra che ancora non ha strappato il primo referto rosa. Ci presentiamo in 6, tra cui Tursi con fasciatura rigida alla caviglia.
I 5 in campo giocano per quasi 40 minuti e concludono stremati l’incontro, mantenendo un comportamento sportivamente esemplare. Danno tutto ma il divario lo creano momenti di poca lucidità e i molti centimetri che dobbiamo cedere presentandoci con Sarhan (classe 2000) come unico “lungo”. Risultato finale 49-39
Tabellini: Voto 11, Tursi 6, Stanga 5, Matanguihan 4, Malaban 5, Sarhan 8. All. Rossi.
Prestazioni che lasciano l’amaro in bocca, consapevoli che potendo schierare 12 effettivi si sarebbero viste ben altre partite. Non ci rimane che rimboccarci le maniche e continuare a lavorare nella speranza che si riescano a superare con maggior facilità gli acciacchi fisici e si possa arrivare alle partite più pronti per poter finalmente dimostrare il nostro valore.
Da parte dello staff le prestazioni orgogliose di Guido Voto (e ricche di volontà nel migliorarsi), di Luca Stanga e i progressi notevoli messi in campo da Omar Sarhan (il secondo tempo nell’ultima partita ne è prova) costituiscono motivo più che sufficiente per continuare a credere che la strada è quella giusta.
Ora ci vuole da parte di tutti la volontà di imboccare quella stessa strada. Fino alla fine.