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Dopo aver conosciuto, attraverso le ormai ben note interviste doppie, giocatrici, allenatori ed allenatrici, è il momento di focalizzare l’attenzione anche allo staff sanitario e della preparazione atletica. Un gruppo di professionisti che rendono più agevole e sicuro, attraverso il loro lavoro silenzioso e capillare, tutta l’attività sportiva del Mondo Sanga a partire dalla Serie A sino ai piccoli del minibasket. Iniziamo a conoscere meglio tutta l’attività di questi protagonisti partendo da Alessandro Maniero, chiropratico e specializzato in terapia manuale osteopatia.

Alessandro sono ormai tre stagioni che fai parte del Mondo Sanga, spiegaci nel dettaglio qual è la tua specializzazione professionale e la tua esperienza nella nostra società.
Maniero: “Professionalmente sono Doctor of Science in Chiropractic, specializzato in terapia manuale osteopatica ed ho inventato un metodo applicato alla panca antigravitazionale. Metodo propedeutico per la cura e la prevenzione delle patologie da compressione alla colonna vertebrale. Collaboro come ricordavi in modo attivo da circa tre anni con il Sanga Basket, anni che mi hanno permesso di conoscere il Sanga Mondo, di apprezzarne i valori e di conoscere persone ed atlete di caratura eccezionale, umana prima ancora che tecnica. Devo dire che ogni anno con il Sanga è stato caratterizzato dalla propria particolarità e non sono mai mancate le emozioni: il primo si lottava per raggiungere la A1, il secondo è stato un anno di transizione, ora il terzo è quello del rinnovamento. Si punta sulle giovani con l’innesto di qualche giocatrice di grande esperienza e qualità, il lavoro davvero non manca mai”.

Rischio di “annoiarti” fugato subito anche in questa stagione dove i problemi per le ragazze Orange non sono mai mancati, sin dalle prime settimane di preparazione al nuovo campionato.
Maniero: “Che dire, non avevamo iniziato ancora il campionato che le emergenze erano già all’ordine del giorno, quando si dice “cominciamo bene…”. Le lunghe sono state ferme per alcune settimane e hanno potuto rientrate a pieno regime solo a campionato iniziato. La squadra ovviamente ne ha risentito, come prevedibile in negativo. Poi è toccato al reparto guardie, insomma nemmeno il tempo di respirare che una scattava una nuova emergenza, in ogni ruolo chiave del quintetto. Vero anche che le difficoltà spesso riescono a forgiare il gruppo, e questo susseguirsi di problematiche ha generato una grande reazione emotiva delle ragazze. Che hanno plasmato il gruppo in modo quasi inaspettato ma realmente splendido, dimostrando tutte le potenzialità umane di queste giocatrici. Non mi va di parlare di quello che abbiamo subito in campo oppure di quello che ha fermato le nostre atlete, di una cosa sono sicuro, il nostro team le ha rimesse in sesto e le guida al meglio. Quello che traspare sicuramente è il lavoro inadeguato precedente, con le atlete che si trascinavano patologie e problemi da esperienze in altre squadre. Eravamo all’oscuro in diversi casi proprio dei precedenti clinici, e qui rientriamo sempre nella magica parola “prevenzione”, una strada maestra che invece viene talvolta dipinta come una noiosa pratica da attuare e perseguire”.

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Lavoro certosino che sicuramente paga, soprattutto quando si parla di un equipe, il famoso staff, altra parola di cui spesso si abusa e che è invece la vostra chiave per dare continuità alla prevenzione di partenza.
Maniero:Lo staff tutto ha dovuto mettere a posto patologie e problematiche riaffiorate da un pregresso non adeguatamente curato, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, dalle terapie strumentali, ad esempio la tecar oppure l’inversione gravitazionale tramite l’utilizzo della panca antigravitazionale. L’inversione gestisce tutte quelle patologie di compressione della colonna vertebrale, ed il basket ne provoca tantissime, oltre a tecniche osteopatiche e chiropratiche, senza dimenticare la massoterapia. Fin dalle prime problematiche ci siamo trovati subito in sintonia con il nuovo riferimento medico, il Dott. Stefano Riboldi. Non è semplice creare un team che parli la stessa lingua e, soprattutto, lo faccia in breve tempo. Con Stefano poche parole ed immediata sintonia. E’ un bravissimo ortopedico la cui praticità e rapidità nella diagnosi agevola la risoluzione veloce ed efficace di tutti i problemi. La squadra è giovane, rinnovatissima nei suoi elementi, con l’ovvia difficoltà iniziale di rapportarmi con le nuove atlete cercando d’interagire al meglio. E quando hai accanto un professionista di questo tipo con cui confrontarti anche il rapporto e la fiducia con le giocatrici cresce più rapidamente”.

Un approccio fiduciario e famigliare, uno dei pilastri su cui si fonda ed appoggia tutto il Mondo Sanga nel suo insieme.
Maniero: “E’ uno degli aspetti che mi ha fatto iniziare questa esperienza, partendo da un discorso che mi sta molto a cuore e coinvolge tutta la famiglia, nella gestione e prevenzione dei giovani atleti del Sanga. Con questo intento ed in collaborazione con la Dott.ssa Cinzia Reina, validissima pediatra con la quale collaboro e che conosce molto bene i piccoli ed il mondo del basket, abbiamo cominciato un nuovo lavoro che la società Sanga offre alle famiglie. Un test posturale, muscolo/disfunzionale, strumento ideale per la prevenzione nei giovani. Fattore, la prevenzione, su cui ancora una volta insisto con ferma convinzione e che dovrebbe accompagnare il percorso sportivo di ogni singolo atleta. Sempre in sinergia con l’allenatore, il preparatore atletico e lo staff medico. Al Sanga stiamo lavorando per questo, è un percorso molto difficile che prende in considerazione, per quanto riguarda la serie A, la singola atleta cercando di gestirla singolarmente dal suo equilibrio muscolo scheletrico e gestione dei problemi causati nella lotta sotto canestro. Percorso che continua aprendo il dialogo con le famiglie, la dove troveremo delle caratteristiche disfunzionali nei singoli giovani e giovanissimi/e atleti/e, queste indicazioni saranno importantissime per quanto riguarda tutta la gestione e crescita, del giovane. Pensieri, percorsi, idee, lavori, impegno, le nostre parole d’ordine. Cardini importanti ma molto difficili da coordinare, il nostro impegno resta intatto e ce la metteremo tutta cercando di creare un clima di fiducia e collaborazione importante con le famiglie, per la crescita del giovane atleta e di tutti i genitori con loro”.
Potete trovare maggiori informazioni sull’attività di Alessandro Maniero attraverso il sito internet www.terapiainversione.com, email: info@terapiainversione.com.

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