Serata da dimenticare per Il Ponte Casa d’Aste Milano che viene battuto in casa dalla Carpedil Salerno (50-56) nel recupero della sesta giornata del girone di andata della seconda fase. Poco da salvare nella sfida con le ragazze campane: pessime percentuali dal campo, orrende spaziature , troppe palle perse (ben 26 alla sirena finale) ed una generale sensazione di carenza di energie psicofisiche per le Orange che sembrano stremate dopo questa lunga, tormentata, stagione. Salerno gioca un basket ordinato senza eccellere ma ha il grande emerito di restare sempre aggrappato alla partita e, nel finale, si affida all’esperienza di un’ottima Insfran-Gonzales che traghetta le compagne al successo. Male in ogni reparto Milano la cui netta superiorità a rimbalzo (49-32) non sfocia in chiara supremazia tecnica, qualche sprazzo di luce dalla solita Valentina Ruisi e dalla coraggiosa Federica Bottari.
LA GARA
Che sarà una gara di sofferenza lo si evince dall’inizio stentato del Sanga che fatica a trovare conclusioni comode. Salerno raddoppia in modo sistematico in area colorata compensando il gap di centimetri con abnegazione e soluzioni tecniche semplici ma efficaci, 2-6. Il Ponte Casa d’Aste prova a reagire, Ruisi è l’abituale saetta in transizione, un paio di canestri di Colli e Contestabile ed è parità a quota 8. Insfran-Gonzales comincia a scaldare la mano che diventerà letale nel quarto periodo, ci pensa ancora Ruisi a tenere in avanti le padrone di casa a fine primo quarto, 16-15. Copione quasi identico nella seconda frazione, sale di colpi anche l’eccellente Camilla Valerio, la risposta arriva da Claudia Colli, 29-27 all’intervallo. Dopo la pausa lunga Milano ha diverse opportunità per allungare ma spreca in modo inopinato sia con i tanti rimbalzi offensivi catturati (e non convertiti spesso) dalla coppia Contestabile-Calastri, sia in contropiede dove Rossi e Colli non sono in una giornata da ricordare. Senza strafare la Carpedil inizia ad afferrare l’inerzia della sfida, di Dentamaro l’allungo, 37-41. Le iniziative di Bottari e l’ultima fiammata di Contestabile in apertura di quarto periodo danno l’ultimo vantaggio al Sanga, 43-41. Da li in poi è lo show della Insfran-Gonzales che si mette in proprio segnando a ripetizione sia in entrata che dal perimetro, oltre ad azionare Valerio che sfrutta i buoni movimenti in vernice per produrre il massimo allungo delle ospiti, 46-54. Sembra finita ma Salerno ha un piccolo black-out che rimette in corsa le Orange, ma nel finale un’inspiegabile palla persa di Colli ed alcune altre pessime scelte offensive delle ragazze di coach Franz Pinotti gelano le residue speranze di rimonta.
A fine gara il vice allenatore Andrea Piccinelli parla proprio del rammarico di una gara che era più che alla portata delle Orange: “Siamo dispiaciuti per questa sconfitta perché francamente potevamo e volevamo fare di più. Purtroppo non abbiamo giocato una delle nostre migliori partite specialmente in attacco mentre Salerno è stata più lucida nei momenti decisivi e nel finale. Gara complessivamente equilibrata e alla fine il risultato è un po’ severo ma ripeto i nostri avversari hanno sfruttato bene i nostri errori. Ci è mancata la lucidità nel secondo quarto quando siamo andati avanti e potevamo allungare, così come negli ultimi minuti quando potevamo concretizzare tanti possessi vanificati dalle troppe palle perse ed errori al tiro banali. Due dati emergono su tutti e confermano quanto ho detto: abbiamo vinto la gara a rimbalzo ma non abbiamo concretizzato questo vantaggio sbagliando tanto da sotto, inoltre le dieci palle perse in più rispetto alla Carpedil sono state purtroppo sanguinose. Sono convinto però che possiamo rifarci e già sabato in casa loro proveremo a dare battaglia”.
IL PONTE CASA D’ASTE MILANO: Calastri e Ruisi 10, Rossi 8, Bottari 7, Colli e Contestabile 6, Trianti 3.
CARPEDIL SALERNO: Insfran-Gonzales 21, Valerio 14, Dentamaro 11, Ardito 5, Braida 3, De Mitri 2.