Il 29 luglio la FIP ha deciso di aumentare il costo del primo tesseramento dei ragazzi stranieri.
Già da oggi, chi volesse fare il primo tesseramento su fiponline, si troverebbe con un’amara sorpresa.
Infatti tesserare oggi un ragazzo o una ragazza U20 (stranieri anche se residenti), che prima ti costava 30+11 euro, costerà ben 90 euro cadauno!!! (79+11), mentre per i senior si passa dal balzello di 30+19=49 alla vera e propria tassa di 79+19=98 euro.
Ora mi dite perché tesserare un dodicenne straniero debba costare più di un dodicenne italiano?
Dicono perché c’è più documentazione…
Vi ricordo che il tesseramento di un italiano costa 11 euro.
Ma facciamo un breve riassunto su quanto è successo in Italia a partite dallo scorso inverno 2015_2016.
Lo Stato Italiano ha approvato il DDL N. 1871 denominato “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle Società sportive appartenenti alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline associate o agli enti di Promozione Sportiva”.
La FIP, tramite il suo Consiglio Federale (leggi Delibera n.202/2016 del 29 gennaio 2016 che riportiamo qua sotto***), ha stabilito che si provvederà a tesserare tutti gli atleti di cittadinanza straniera o cittadini italiani nati all’estero che siano residenti sul territorio italiano precedentemente al compimento del decimo anno di età, con la sola presentazione del modulo di tesseramento, di un valido documento di identità e del certificato di residenza storica.
Recentemente il CONI, con vari e importanti Progetti ha concretamente raccomandato e assunto come impegno attraverso i Comitati Regionali e le Associazioni Sportive Dilettantistiche, di favorire la pratica sportiva dei minori migranti che in questi ultimi anni sono giunti nel nostro Paese.
Avete mai sentito parlare dello ius soli? Ebbene questo, nel mondo, è il Diritto di cittadinanza incondizionato per tutte le persone nate nel Paese. Noi chiediamo allora che lo ius soli, in ambito sportivo, non venga solo declamato ma soprattutto praticato. Perché da un lato declamiamo il diritto e dall’altro creiamo questa “tassa impopolare”. Come se tesserare un bambino o una bambina straniera fosse un lusso! Infatti, se pensate a una città come Milano in cui ogni società arriva a tesserare anche 9/10 ragazzine/i stranieri ogni anno, come primo tesseramento, il risultato sarebbe che di punto in bianco ogni società potrebbe trovarsi con un bel 900 euro da pagare per inaugurare la stagione.
Faccio allora una proposta molto semplice e che parta dalla Base, da chi lavora ogni giorno con i ragazzi e le ragazze partendo dal reclutamento a Scuola: verificate quanto ho scritto, ma poi uniamoci tutti per scrivere direttamente al Presidente Petrucci una bella mail di protesta, in cui si evidenzia l’innaturalezza di andare controcorrente rispetto allo Stato Italiano e al CONI, che rappresenta il più alto livello Sportivo Nazionale. Per noi Lombardi è necessario incontrarci al più presto con il Presidente Alberto Mattioli, per evitare la sorpresa d’autunno.
Questa è la delibera FIP ***DELIBERA N.202/2016 del 29 gennaio 2016
Il Consiglio federale,
visti lo Statuto ed i Regolamenti federali;
visto il DDL n.1871 rubricato “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri …………………………………………………………………………………………………………………………………………”
D E L I B E R A
– di stabilire che la Federazione Italiana Pallacanestro provvederà a tesserare gli atleti di cittadinanza straniera che rispettino i requisiti previsti dal DDL n.1871 rubricato “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle Società sportive appartenenti alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline associate o agli enti di Promozione Sportiva” con la sola presentazione del modulo di tesseramento, di un valido documento di identità e del certificato di residenza storica. Tale procedura sarà adottata anche nei confronti degli atleti di cittadinanza italiana nati all’estero, ma residenti sul territorio italiano prima del compimento del decimo anno di età;
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